Domenica 21 maggio 2023 workshop di fantasiologia con Massimo Gerardo Carrese, fantasiologo, presso l’azienda agricola “La Sbecciatrice” di Villa Santa Croce, frazione di Piana di Monte Verna (CE).
Domenica 21 maggio l’azienda agricola “La Sbecciatrice” di Villa Santa Croce ospita un nuovo workshop di fantasiologia ideato e curato da Massimo Gerardo Carrese (www.fantasiologo.com), fantasiologo di professione, che si occupa da un ventennio di fantasiologia.
Carrese analizza gli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività.
Suoi contributi sul tema sono apparsi/citati in RAI Documentari, ANSA, TgSky24, SalaBorsaLab Bologna, Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, Museo Tattile Statale Omero, Festival della Filosofia in Magna Grecia, SlideDoor Napoli – Roma – Salerno – Ellis Island New York, Biblioteca Oplepiana, pièdimosca edizioni, Erasmus +, Pencil Art, Boîte Edition, Società Dante Alighieri di Katowice (Polonia), Medium (USA).
ll workshop, dedicato a un pubblico misto, ha inizio dal mattino presso la Sbecciatrice di Villa Santa Croce (via Villa Santa Croce 139) e approccia in modo divulgativo ai temi della fantasiologia con momenti teorici e pratici ideati e sviluppati dallo studioso.
Domenica 21 maggio 2023 workshop di fantasiologia con Massimo Gerardo Carrese, fantasiologo, presso l’azienda agricola “La Sbecciatrice” di Villa Santa Croce, frazione di Piana di Monte Verna.
Domenica 21 maggio l’azienda agricola “La Sbecciatrice” di Villa Santa Croce ospita un nuovo workshop di fantasiologia ideato e curato da Massimo Gerardo Carrese (www.fantasiologo.com), fantasiologo di professione che si occupa da un ventennio di fantasiologia.
Carrese analizza gli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Suoi contributi sul tema sono apparsi/citati in RAI Documentari, ANSA, TgSky24, SalaBorsaLab Bologna, Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, Museo Tattile Statale Omero, Festival della Filosofia in Magna Grecia, SlideDoor Napoli – Roma – Salerno – Ellis Island New York, Biblioteca Oplepiana, pièdimosca edizioni, Erasmus +, Pencil Art, Boîte Edition, Società Dante Alighieri di Katowice (Polonia), Medium (USA).
ll workshop, dedicato a un pubblico misto, ha inizio dal mattino presso la Sbecciatrice di Villa Santa Croce (via Villa Santa Croce 139) e approccia in modo divulgativo ai temi della fantasiologia con momenti teorici e pratici ideati e sviluppati dallo studioso.
"V’era una ciolta, in un paese tonlano tonlano, una sgreta tacchiva e dislessica chiamata Fiaba…". Nella sede dell'associazione Labis di via Tanucci a Caserta sabato 6 maggio alle 18 la presentazione del libro "Un tebbirile intachesimo", fiaba dislessica scritta da Carlo Sperduti e illustrata da Resli Tale. Dialogherà con gli autori il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese.
Si tratta di un racconto le cui strutture – linguistica, concettuale, narrativa – si basano sull’inversione. L’inversione linguistica genera un parlato molto simile alla dislessia, che con la dislessia ha però, oltre ad alcuni punti in comune, alcune divergenze. Di fatto, la lingua del racconto incontra incidentalmente indicatori dislessici come lo scambio di vocali e consonanti all’interno di una parola o tra gruppi di parole o locuzioni (ad esempio, rispettivamente: tebbirile; la quase era fresta) ma non presenta altre caratteristiche dislessiche come i salti di righe o l’eliminazione della lettera h (che è perfino aggiunta laddove le necessità foniche del racconto lo richiedono): in effetti, si è chiamato in causa qui il parlato, e non lo scritto, perché il modello di riferimento è il racconto della tradizione orale, la storia attorno al fuoco in cui l’inversione non può che avvenire al livello del suono, della voce: intanchesimo, non intancesimo; tacchiva, non tacciva.
Ma
"Un tebbirile intanchesimo" non è un racconto sulla dislessia,
è semmai un racconto della dislessia: in esso non si vuole tanto
dire qualcosa ma dire qualcome, ed è il qualcome a generare il
qualcosa: in altre parole è l’espediente formale a
generare la trama e perfino la protagonista: Fabia esiste in ragione
della sua stessa peculiarità linguistica, come inversione di
fiaba, e il suo incantesimo, che rende tutti dislessici, non può
che essere risolto da un paradosso basato sullo stesso tipo di
inversione, laddove la condizione per renderlo inane è quella di
pronunciare correttamente una frase scorretta e autoreferenziale:
L’unico modo di scioreglie l’intanchesimo è
pronunciare cotterramente questa srafe, la cui giusta pronuncia
è appunto quella sbagliata, che però non può
riuscire a un lettore affetto da inversione, che la leggerà in
italiano corretto, e cioè sbagliato.
L’inversione come generatore narrativo è applicato anche a un ulteriore piano del testo, quello della voce narrante: all’inizio del racconto ci troviamo di fronte a ciò che sembra essere un narratore in terza persona che esprime il punto di vista della comunità – l’avversione nei confronti della sgreta tacchiva – ma che si rivela, nel finale, una prima persona camuffata, e non certo una prima persona qualunque: è colui che, innamorato di Fabia, ha volontariamente continuato a parlare come lei anche quando gli effetti dell’incantesimo sono stati debellati, e che ha guidato il lettore da un punto di vista al suo opposto.
La neonata associazione L.A.B.I.S. Laboratori Arte Biblioteca Inclusione Scoperte ospita la presentazione del libro UN TEBBIRILE INTANCHESIMO, edito da pièdimosca edizioni.
Insieme allo scrittore Carlo Sperduti, l’illustratrice Resli Tale, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, membro dell’associazione.
Questo è l’incipit: «V’era una ciolta, in un paese tonlano tonlano, una sgreta tacchiva e dislessica chiamata Fiaba…». Cosa accade se una strega utilizza le sue arti magiche per rendere dislessica un’intera popolazione? Che fare se l’unico modo per sciogliere l’incantesimo è pronunciare correttamente una frase? E qual è il modo corretto di pronunciare una frase scorretta?
Una narrazione paradossale fatta di lingua e immagini in cui le parole e le anatomie, così come i punti di vista e la realtà tutta, saranno messe in discussione a colpi di ribaltamenti, alterazioni, rotazioni, rotolamenti, srotolamenti e amore.
Carlo Sperduti è libraio, fondatore della casa editrice déclic, autore di prose, racconti, microfinzioni e romanzi. Resli Tale, che ha illustrato il tebbirile intanchesimo, lavora come illustratrice per numerosi marchi e agenzie nei settori della pubblicità, dell’editoria e dell’intrattenimento. È stata cultrice della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e insegna alla Pencil Art School (Roma). A dialogare con gli autori il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, studioso di fantasiologia che si occupa degli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, immaginazione e creatività (www.fantasiologo.com) e ha presentato Un tebbirile intanchesimo insieme agli autori già al Book Pride di Milano lo scorso marzo.
L’opera è una fiaba dislessica, pensata per tutte e tutti e per tutte le età. Il racconto di Carlo Sperduti illustrato da Resli Tale si presenta nel formato del leporello che permette di scoprire testo e immagini insieme, pagina dopo pagina.
Incontro rivolto ai ragazzi e alle ragazze, agli appassionati, ai curiosi e a tutti coloro che vorranno semplicemente stare con noi. Incontro gratuito. Sabato 6 maggio ore 18:00, via Tanucci 77, Caserta.
A dialogare con gli autori il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, studioso di fantasiologia che si occupa degli aspetti scientifici e umanistici
La neonata associazione L.A.B.I.S. Laboratori Arte Biblioteca Inclusione Scoperte ospita la presentazione del libro UN TEBBIRILE INTANCHESIMO, edito da pièdimosca edizioni. Insieme allo scrittore Carlo Sperduti, l’illustratrice Resli Tale, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, membro dell’associazione.
Questo è l’incipit: «V’era una ciolta, in un paese tonlano tonlano, una sgreta tacchiva e dislessica chiamata Fiaba…». Cosa accade se una strega utilizza le sue arti magiche per rendere dislessica un’intera popolazione? Che fare se l’unico modo per sciogliere l’incantesimo è pronunciare correttamente una frase? E qual è il modo corretto di pronunciare una frase scorretta?
Una narrazione paradossale fatta di lingua e immagini in cui le parole e le anatomie, così come i punti di vista e la realtà tutta, saranno messe in discussione a colpi di ribaltamenti, alterazioni, rotazioni, rotolamenti, srotolamenti e amore.
Carlo Sperduti è libraio, fondatore della casa editrice déclic, autore di prose, racconti, microfinzioni e romanzi. Resli Tale, che ha illustrato il tebbirile intanchesimo, lavora come illustratrice per numerosi marchi e agenzie nei settori della pubblicità, dell’editoria e dell’intrattenimento. È stata cultrice della materia presso l‘Accademia di Belle Arti di Napoli e insegna alla Pencil Art School (Roma). A dialogare con gli autori il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, studioso di fantasiologia che si occupa degli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, immaginazione e creatività (www.fantasiologo.com) e ha presentato Un tebbirile intanchesimo insieme agli autori già al Book Pride di Milano lo scorso marzo.
L’opera è una fiaba dislessica, pensata per tutte e tutti e per tutte le età. Il racconto di Carlo Sperduti illustrato da Resli Tale si presenta nel formato del leporello che permette di scoprire testo e immagini insieme, pagina dopo pagina.
Incontro rivolto ai ragazzi e alle ragazze, agli appassionati, ai curiosi e a tutti coloro che vorranno semplicemente stare con noi. Incontro gratuito. Sabato 6 maggio ore 18:00, via Tanucci 77, Caserta.
Venerdì 5 maggio a partire dalle ore 19 presso la libreria Centopagine di Cava de’ Tirreni, verrà presentata la fiaba illustrata Un tebbirile intanchesimo, di Carlo Sperduti e Resli Tale. L’incontro sarà condotto dal fantasiologo Massimo Gerardo Carrese.
Un tebbirile intanchesimo è una favola dislessica per tutti, per tutti e per tutte le età. Pubblicato dalle edizioni pièdimosca nella collana strappi, dedicata ai libri dalla forte componente grafica e progettuale, si presenta in un elegantissimo formato “leporello”, il testo e le immagini si srotolano gradualmente, rivelando gradualmente le parti della storia e donando un esperienza di lettura e partecipazione.
Racconto di Resli
Lavora come illustratrice per numerosi marchi e agenzie nei settori
della pubblicità, dell’editoria e
dell’intrattenimento. È stata cultore della materia
all’Accademia di Belle Arti di Napoli e insegna alla Scuola
d’Arte della Matita (Roma). Ama lavorare con la stampa
tipografica e monotipo e sceglie il “tratto” giusto per
ogni progetto.
Carlo Sperduti
È un libraio e autore di prosa, racconti, microfiction e
romanzi. Collabora assiduamente con le edizioni pièdimosca come
autore e come “dirottatore” della collana gloss margin,
interamente dedicata alla prosa brevissima. È curatore del blog
multiperso e ha recentemente fondato la casa editrice déclic.
Venerdì 5 maggio a partire dalle 19 presso Centopagine libreria a Cava de’ Tirreni, sarà presentata la fiaba illustrata Un tebbirile intanchesimo, di Carlo Sperduti e Resli Tale. A guidare l'incontro ci sarà il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese.
Un tebbirile intanchesimo è una fiaba dislessica per tutti, per tutte e per tutte le età. Pubblicata da pièdimosca edizioni nella collana strappi, dedicata a libri con una forte componente grafica e di design, si presenta in un elegantissimo formato a “leporello” il testo e le immagini si srotolano gradualmente, scoprendo pian piano le parti della storia e donando un’esperienza unica di lettura e partecipazione.
Resli Tale
Lavora come illustratrice per numerosi marchi e agenzie nei settori della pubblicità, dell’editoria e dell’intrattenimento. È stata cultrice della materia presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli e insegna alla Pencil Art School (Roma). Adora lavorare con la stampa tipografica e il monotipo e sceglie il “tratto" giusto per ogni progetto.
Carlo Sperduti
È libraio e autore di prose, racconti, microfinzioni e romanzi. Collabora assiduamente con pièdimosca edizioni come autore e come “dirottatore” della collana a margine glossa, interamente dedicata alle prose brevissime. È curatore del blog multiperso e ha recentemente fondato la casa editrice déclic.
Un tebbirile intanchesimo è una fiaba dislessica per tutti, per tutte e per tutte le età. Pubblicata da pièdimosca edizioni nella collana strappi, dedicata a libri con una forte componente grafica e di design, si presenta in un elegantissimo formato a “leporello” il testo e le immagini si srotolano gradualmente, scoprendo pian piano le parti della storia e donando un’esperienza unica di lettura e partecipazione.Resli Tale Lavora come illustratrice per numerosi marchi e agenzie nei settori della pubblicità, dell’editoria e dell’intrattenimento. È stata cultrice della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e insegna alla Pencil Art School (Roma). Adora lavorare con la stampa tipografica e il monotipo e sceglie il “tratto” giusto per ogni progetto.Carlo Sperduti È libraio e autore di prose, racconti, microfinzioni e romanzi. Collabora assiduamente con pièdimosca edizioni come autore e come “dirottatore” della collana a margine glossa, interamente dedicata alle prose brevissime. È curatore del blog multiperso e ha recentemente fondato la casa editrice déclic.
“Un Festival dedicato a Pitagora e che vuol portare la filosofia agli studenti in un modo diverso, più interessante, più ricco di contenuti e di emozioni”. Lo ha dichiarato Giuseppina Russo, ideatrice e presidente del Festival della filosofia in Magna Grecia nel corso della presentazione dell’unico festival interamente dedicato agli adolescenti in Basilicata dal 12 al 16 aprile con il titolo “UNO”.
Questa edizione è stata aperta dallo spettacolo teatrale “Pitagora show”, diretto e interpretato da Dino Paradiso. Il Festival, come ogni anno, è ricco di tante esperienze con il responsabile dell’analisi dialogica e della metodica didattica scientifico Salvatore Ferrara (che svolge anche il laboratorio dell’empatia) e il direttore scientifico Annalisa Di Nuzzo. I dialoghi filosofici vedono protagonisti i professori Alessandro Volpone e Massimo Donà.
Per gli studenti sono previsti i laboratori di filosofia pratica coordinati da Alessio Ferrara – Laboratori Filosofici: Yoga e meditazione con Giovanni Pisano, Mina di Maio, Teatro con Roberto Caccioppoli, Davide Mazzella, Street Art con Gino Rota, Teo Santagata, Espressioni visive con Danilo Piscopo, Paolo Martino, Fantasiologia con Massimo Gerardo Carrese, Resli Tale, Fotografia con Sebastiano Cautiero, Tommaso Vitiello, Radiosofia con Mario Migliaccio, Salvatore Esposito, Musica con Luca Cioffi, Mario Di Bonito, Movimento espressivo con Alessio Ferrara, Ilaria Cecere. Philosophy for children a cura del CRIF (Centro ricerca indagine filosofica) è tenuto dalla professoressa Giuseppina Giuliano. Le passeggiate filosofico-teatrale a Matera nel Sasso Barisano dal titolo “L’Uno il cammino del pensiero” hanno come protagonisti Temistoclea Fabiana Fazio; Anassimandro e Anassimene Raffaele Ausiello Emanuele D’Errico; Eraclito Giampiero Schiano; Plotino Francesca De Nicolais e Alfonso D’Auria.
Divenuto itinerante dal 2012, il Festival raggiunge i luoghi dell’approdo dei greci in Italia e nel resto d’Europa per celebrare la vocazione culturale della Magna Grecia. In Italia è l’unico Festival della Filosofia dedicato agli adolescenti, un evento di approfondimento culturale con una spiccata connotazione sociale: la divulgazione della filosofia, in forma esperienziale, tra gli studenti dei licei. La manifestazione consente inoltre di mettere insieme proposte culturali e di azioni territoriali attraverso la riscoperta e la riqualificazione della realtà in cui si svolge.
Il Festival ha già coinvolto in questi anni oltre ventimila studenti, che hanno seguito con estremo interesse l’iniziativa. L’evento porta nuova linfa e crea un importante indotto in termini non solo d’immagine e di qualità della vita, ma anche di occupazione e di presa di coscienza del patrimonio culturale, archeologico, architettonico e artistico della zona. L’intento del Festival è “far uscire” la filosofia dalle mura accademiche e riportarla nell’agorà, sviluppando un approccio emotivo al sapere e alla conoscenza, rendendola un’esperienza “viva”. Il Festival colloca al centro dei propri percorsi metodologici “l’incontro con gli altri”, “il valore della persona” e “l’esperienza”. L’intera iniziativa è un’officina, un luogo di sperimentazione sottesa al principio di relazione e all’incontro che, attraverso la maieutica, spingono alla ricerca di un’espressione dinamica del proprio sé, seguendo un percorso di scoperta, con la volontà di ricostruire un’identità individuale e collettiva entrando in relazione gli uni con gli altri e con le proprie diversità.
“L’iniziativa si colloca tra gli eventi nazionali di approfondimento culturale ed è, dunque, uno strumento di valorizzazione del territorio che innesta in una più ampia strategia di riqualificazione l’offerta culturale. L’evoluzione dell’iniziativa passa naturalmente anche attraverso intese con le istituzioni territoriali e culturali e con quanti tra gli organismi impegnati nello sviluppo delle economie locali, vorranno partecipare, per avviare una rete di relazioni internazionali e scambi socio-culturali, nell’intento di favorire, promuovere e sviluppare la cultura dei territori della Magna Grecia”, ha concluso la presidente del Festival Giuseppina Russo.
14/04/2023Mercoledì 29 marzo a Caserta "Possibilità in gioco tra neuropsichiatria infantile, fantasiologia e arte". La libreria "Che Storia" di Caserta (via Tanucci 83) ospita un incontro tra neuropsichiatria infantile, fantasiologia, arte, libri, musica in occasione della presentazione del libro di Fulvio D’Amico, "Neuropsichiatria infantile saggi critici".
"Il progetto Neuropsichiatria infantile saggi critici - scrive Fulvio D’Amico, neuropsichiatra infantile di Napoli - è un percorso scientifico che però prevede itinerari in altri campi della conoscenza, contigui e concomitanti le scienze mediche e biologiche". È così che entrano in gioco le "Possibilità in circolo", titolo dell’evento ospitato da "Che Storia", che coinvolgono la fantasiologia del fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, che si occupa da un ventennio degli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Altre contaminazioni arrivano da Serena Sperandeo, neuropsichiatra infantile e illustratrice, dai libri, con la libraia Cinzia Crisci, da Matilde Genovesi, collaboratrice équipe Pastorale per le persone con disabilità, e Simone Casertano, musicista.
L’occasione è per presentare il libro del dottor Fulvio D’Amico ma, soprattutto, per dialogare insieme sulle possibilità che ci avvicinano all’altro. Ingresso libero. L’evento inizia alle ore 18:00. Per info, Che Storia: 0823 197 1082.
L’evento ospitato da Che Storia, che coinvolgono la fantasiologia del fantasiologo caiatino Massimo Gerardo Carrese
La libreria Che Storia di Caserta (via Tanucci 83) ospita un incontro tra neuropsichiatria infantile, fantasiologia, arte, libri, musica in occasione della presentazione del libro di Fulvio D’Amico, Neuropsichiatria infantile saggi critici.
«Il progetto Neuropsichiatria infantile saggi critici, scrive il dottore Fulvio D’Amico, neuropsichiatra infantile di Napoli, è un percorso scientifico che però prevede itinerari in altri campi della conoscenza, contigui e concomitanti le scienze mediche e biologiche.» È così che entrano in gioco le Possibilità in circolo, titolo dell’evento ospitato da Che Storia, che coinvolgono la fantasiologia del fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, che si occupa da un ventennio degli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Altre contaminazioni arrivano da Serena Sperandeo, neuropsichiatra infantile e illustratrice, dai libri, con la libraia Cinzia Crisci, da Matilde Genovesi, collaboratrice équipe Pastorale per le persone con disabilità, e Simone Casertano, musicista. L’occasione è per presentare il libro del dottor Fulvio D’Amico ma, soprattutto, per dialogare insieme sulle possibilità che ci avvicinano all’altro. Ingresso libero. L’evento inizia alle ore 18:00. Per info Che Storia: 0823 197 1082.
È così che entrano in gioco le Possibilità in circolo, titolo dell’evento ospitato da Che Storia, che coinvolgono la fantasiologia del fantasiologo Massimo Gerardo Carrese,
che si occupa da un ventennio degli aspetti scientifici e umanistici,
ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della
creatività.
Altre contaminazioni arrivano da Serena Sperandeo, neuropsichiatra infantile e illustratrice, dai libri, con la libraia Cinzia Crisci, da Matilde Genovesi, collaboratrice équipe Pastorale per le persone con disabilità, e Simone Casertano, musicista.
L’occasione è per presentare il libro del dottor Fulvio
D’Amico ma, soprattutto, per dialogare insieme sulle
possibilità che ci avvicinano all’altro. Ingresso libero.
L’evento inizia alle ore 18:00.
Per informazioni e contatti: Libreria “Che Storia”, telefono: 0823 197 1082.
Mudrābox(e) è una manipolazione del testo, una mappa dei desideri, è una lotta con amore, è il fiore di Meshes of the afernoon, è il 5 maggio in Preghiere quotidiane, è una macchina da guerra.
Daniela Allocca, autrice del libro, performer e ricercatrice, presenta il suo libro d’artista. Il 1 febbraio alle ore 19 al Riot Studio di via San Biagio dei Librai 39 a Napoli, saranno in dialogo con l’autrice lo studioso di fantasiologia, Massimo Gerardo Carrese, fantasiologo di professione, il quale ha recentemente studiato forme e potenzialità dei gesti in relazione a opere museali e ai processi scientifici e umanistici della fantasia, immaginazione e creatività, e la redattrice della casa editrice Cronopio Antonella Cristiani.
Saranno presenti anche Giovanni Ambrosio per il progetto grafico, Vincenzo Del Vecchio autore delle illustrazioni e Angela Sodano autrice delle fotografie. Mudrābox(e) è un libro d’artista, edita per Il Laboratorio/le edizioni e pubblicata in 80 copie. Ingresso gratuito.