Che cos’è la fantasia? Quali le eventuali differenze con l’immaginazione e la creatività? Fantasia
Il fantastico ha per sua naturale e sacrale essenza una dimensione
duplice e paradossale. Per quanto mi riguarda gli insegnamenti e le
suggestioni più forti sul fantastico le ho trovate in Agamben.
Da una parte la FANtasia è in relazione con i FANtasmi,
dall’altra con le InFANzie. Fantastica
è la relazione dell’uomo con i fantasmi, il dialogo muto e
silenzioso
che non smette di vociare nei pressi della nostra luce quotidiana. Come
se si trattasse di uno scivolamento, uno sgambetto e al tempo stesso un
compimento. La fantasia è l’esilio dalla luce,
un’esplorazione del
buio, un pezzo preso a caso da sposare a un altro pezzo a caso,
convocare dal buio qualcosa che non esisteva. Su una dimensione
sonora e non visiva, la fantasia è infantile perché
sottrae le cose al
silenzio, le balbetta, le inizia a dire, contrapponendo la boccaperta
del racconto e degli stupori alla boccachiusa del mistero.
Immaginazione
Immaginazione
è un desiderio di dire con la luce, scrivere con la luce, provocare
effetti luminosi. Se la fantasia viaggia nel buio per portare elementi
alla luce, per spostare il buio più in là, l’immaginazione è un portare
luce alla luce, è testimoniare che la luce è piena di buio e che si può
dire in modo luminosamente diverso le cose che sono sotto gli occhi di
tutti. La lettera rubata di Allan Poe è figlia di un potere
immaginifico perché dice cose che non si vedono eppure sono su una
scrivania. Il finale del film I soliti sospetti è un finale
immaginifico, perché ricompone scene nuove dalle scene di sempre.
Creatività
La
creatività è quanto è stato rapito al fantastico e
all’immaginifico
dalle dinamiche contemporanee per produrre utilità di carattere
economico. Se il fantastico e l’immaginifico sono contro il
potere per
natura, la creatività è una sua alleata. Se il fantastico
e
l’immaginifico sono felici dissipatori di energie e linguaggi, la
creatività è un controcanto capace di ricondurre le
logiche
all’essenziale, al giusto. Se il fantastico e
l’immaginifico sono fatti di miraggi, la creatività prende
di mira.