La
fantasia è una facoltà della mente che tutti
possediamo.
In passato, specie nel Medioevo e fine Ottocento inizio Novecento, era
ritenuta una capacità di pochi, esclusiva di chi si credeva
dotato di uno speciale genio o talento, come artisti, poeti, musicisti,
scrittori, e che fosse abilità di individui
perlopiù
maschili. Oggi si pensa che la fantasia sia certamente una
capacità presente in tutte le persone, seppure in misura
diversa
e con stimoli diversi. Una diversità non discriminante ma
che
rende unico ogni essere umano.
La fantasia è parola ambigua che rivela
diverse
espressioni di un popolo e di culture messe a confronto. A seconda dei contesti cui si riferisce, si
carica ora di un senso ora di un altro. Nell’ambito della
moda,
“fantasia” si riferisce a un capo
d’abbigliamento con
colori sgargianti o disegni sartoriali stravaganti; nell’arte
è un capriccio; nella musica è un brano con
particolari
caratteristiche ritmiche; nel ballo è una danza di certe
popolazioni africane; nel settore tipografico è la forma
peculiare di un carattere; “fantasie” sono le
immagini
dell’inconscio per la psicanalisi; nel linguaggio
erotico-gergale, perlopiù in testi cinquecenteschi,
è
parola che sostituisce il nome di organi genitali maschili e femminili;
nel calcio è qualità eccellente del giocatore
“fantasista”; nel parlare comune si riferisce a chi
“sogna a occhi aperti (egli fantastica)” [...].
APPROFONDISCI Per andare dove? Le parole della fantasiologia.
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* L'articolo "Che cos'è la fantasia?", qui ridotto, è
stato originariamente pubblicato in "Soci@lmente" n.5, marzo
2012, pagg. 8-9 e sul sito della
Società
Dante Alighieri Polonia, "Imparare la lingua
giocando", giugno 2012. Per approfondire altre pubblicazioni: "I
Saggi" di Ngurzu Edizioni
*
Il grande libro della fantasia, il Saggiatore 2023
Il grande libro della fantasia di
Massimo Gerardo Carrese è un saggio di fantasiologia.
Rappresenta un esercizio finora irrealizzato: fare dei processi
creativi una storia da raccontare e una scienza da applicare. Dai
Dialoghi di Platone alle opere di Bruno Munari, fino alle sfide
dell’intelligenza artificiale, una materia incontenibile come la
fantasia si dispiega cominciando con lo studio dei primi sguardi sul
mondo e terminando con le tecnologie che annullano i confini tra
realtà e finzione. Si rivela così un gioco lungo millenni
le cui regole restano perlopiù misteriose.
Carrese ci permette di scoprire, inoltre, i segreti e le differenze che
intercorrono tra fantasia, immaginazione e creatività: i
processi biologici e psicologici che le coinvolgono, le diverse
capacità combinatorie che la nostra mente applica di volta in
volta, i risultati – sempre straordinari e inediti – a cui
l’umanità è approdata facendone un uso
quotidiano.
Ad accompagnare i capitoli, sezioni ludiche ci aiutano a trasferire la
riflessione «fantasiologica» dal piano teorico al piano
pratico: e allora tutto diventa possibile, un telecomando può
trasformarsi in una sedia, una palla da basket in un'automobile.
Perché non esiste alcun limite alla possibilità di
reinventare l’universo in cui viviamo.
LINK LIBRO
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«La
fantasia, l’immaginazione e la creatività. Tre
facoltà che per me, e non solo per me, sono sorprendenti
strumenti di conoscenza per
indagare e apprendere il mondo con cura, per entrare in contatto con
gli altri e con noi stessi, per scuotere l’abitudine, per
sperimentare casi e ipotesi. Esse chiedono da noi tempo, devozione e
quel senso del dubbio ben misurato. È con queste
caratteristiche, insieme ad altre, che ci indicano
il loro valore storico, la visione poetica e artistica che praticano,
l’essere facoltà che lavorano anche con metodo rigoroso.» Massimo Gerardo Carrese, MateraNews 2022
*
«Sono uno studioso degli
aspetti scientifici, umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione
e della creatività. Il mio ambito di ricerca è la fantasiologia
e di fantasia,
immaginazione e creatività mi occupo professionalmente da
quindici anni. Essere
fantasiologo è il mio lavoro a tempo pieno. Lavoro con
università, scuole, associazioni, istituti di formazione,
librerie, biblioteche, carceri, musei....Tra i compiti del fantasiologo
ce n'è uno che più mi stimola e, allo stesso
tempo, mi tormenta: quello di far conoscere che fantasia e
immaginazione non
sono attività legate alla fuga dalla realtà (quella
è la “fantasticheria”) ma
facoltà con caratteristiche scientifiche e storiche necessarie da studiare
se vogliamo comprendere queste facoltà e il loro modo di
concretizzarsi nella
realtà in cui viviamo. Purtroppo, molte persone improvvisano su
questi
argomenti ma non si può parlare di fantasia, immaginazione e
creatività solo
per opinione o per esperienza personale o perché si è
letto questo o quel libro
sul tema. C’è uno studio interdisciplinare da affrontare,
informazioni tecniche
da districare e quello della fantasia è uno studio complesso e
contraddittorio che
inizia nel V sec. p.e.v.» Massimo Gerardo Carrese www.fantasiologo.com 2021
*
«La fantasia,
al pari dell’immaginazione e della creatività, non
è una parola da riempire di contenuti a piacere ma è una
facoltà con specifiche informazioni tecniche. Esiste, per
esempio, una storia della fantasia che inizia nel V sec. p.e.v. e
coinvolge autori e autrici di ogni luogo e disciplina, non solo
filosofi e artisti. È una storia che, a torto, non è mai
presa in considerazione da chi fa divulgazione a più livelli
sulla fantasia, e non mi riferisco al professionista attento e
competente. È questa divulgazione in superficie che continua a
ridurre la fantasia, ancora una volta, al solo momento di
ricreazione, a identificarla con l’evasione dal reale, con il
sogno a occhi aperti, con la costruzione di mondi immaginari, con la
sembianza, l’astrattezza, laddove è invece facoltà
legata altresì alla razionalità, alla logica, alla concretezza, alla
dimostrazione e ha un percorso storico e caratteri scientifici su cui
non si può improvvisare se non al costo di comunicare
inesattezze. Ecco il punto: chi si accorge quando un’informazione
sulla fantasia non è corretta? Siamo in grado di capire
abbastanza facilmente che la frase “Alessandro Manzoni ha scritto
la Divina Commedia” è sbagliata, e lo possiamo provare, ma
su quali basi affermiamo l’incoerenza della frase “la
fantasia è la capacità degli esseri umani di creare mondi
immaginari ed è la facoltà più libera di
tutte”? La fantasia è competenza, non arrangiamento. Si
analizza con sguardo interdisciplinare approfondendo prima di tutto le
differenze con l’immaginazione, con la creatività, con la
fantasticheria che al pari della fantasia hanno caratteristiche a
sé. È in questo studio critico della fantasia,
dell’immaginazione, della fantasticheria, della creatività
che consiste il lavoro del fantasiologo e la relativa fantasiologia». Massimo Gerardo Carrese, MateseNews 2021