C’era uno che in sala ad alta voce diceva di avere un provvedimento da parte del giudice e che l’altro che diceva che quello non era il provvedimento ma un semplice foglio di carta e non c’era neanche il giudice in carne e ossa, diceva, non c’era il giudice lì ma solo un foglio di carta. E che l’altro ha detto sì come i soldi ma i soldi pure sono carta ma hanno valore legale come questa carta ha valore legale, e allora prendeva una carta quella della prenotazione e diceva questa non ha valore legale e prendeva la sua carta e diceva questa ha valore legale, e l’altro diceva di vedere solo due carte dove che uno lui diceva che aveva un valore e l’altra no ma lui vedeva solo due carte e che poi l’altro diceva non mi segui nel discorso e che l’altro diceva che il discorso era proprio seguirlo e che quella era carta e basta a cui era stato assegnato un valore legale ma non aveva valore legale di per sé e che l’altro diceva sì è proprio così e l’altro diceva sì e dunque è solo carta ma l’altro diceva ma non ho capito ma stiamo scherzando, chiedeva a nessuno guardandosi intorno, e l’altro che gli aveva risposto che questa qua era una cosa che voleva sapere esattamente da lui dal momento che diceva che un foglio di carta era un provvedimento da parte del giudice e che aveva valore legale ma non c’era né il valore legale né il giudice ma solo un foglio di carta e allora chi scherzava era proprio lui e nessun altro. E che l’altro allora ha detto guardandosi intorno ma non guardando nessuno ha detto ma queste sono cose da pazzi e che l’altro ha detto sì, è veramente una cosa da pazzi credere che un foglio di carta che dentro che c’è questo valore, questi simboli, queste legalità, ha detto illegalità anche, nel mentre. E che l’altro è rimasto un po’ fermo, dentro e fuori di sé, era fuori di sé, certamente, come a guardarsi da fuori per capire cosa fare dentro quella situazione, e che l’altro si è acceso una sigaretta dove che era scritto vietato fumare e che diceva questo è un cartello che me lo dice vietato fumare ma non ha valore fino a che non sono io che lo leggo e ora che l’ho letto spengo la sigaretta perché solo nel momento in cui lo leggo ha un valore legale per me, non prima, e l’ha spenta, e allora se quelle carte non me le fai leggere, diceva, gli diceva, non hanno valore legale per me, è questo il punto, come i soldi, che non hanno valore legale fino a che non vedo che cosa è quella carta se cinque euro se dieci euro e poi è andato via e che l’altro si è seduto poi in attesa che lo guardava da dietro ai vetri andare via e che si è seduto e che scuoteva un po’ la testa ma però non ha detto niente, era di nuovo dentro di sé, e guardava un po’ fuori a vedere se tornava. Che guardava le sue carte e che io guardavo un po’ lui ma per loro, cioè solo lui ora ma prima per loro, che io non esistevo, non avevo valore, in generale, e che poi è arrivato il mio turno e sono entrato che lui era in attesa, con la carta e il valore legale e il giudice in forma sottoforma di carta in mano. Io poi quando sono uscito non c’era più lì e non c’era nessuno e poi non so altro.
