C’è una bimbetta che quando a me mi saluta mi dice sempre buonasera e io le dico ciao e poi le dico come stai? e lei a me mi dice bene, e lei? e che poi io dico bene e poi lei mi sorride e io pure le sorrido a lei e arrivederci e lei a me arrivederci. Che lei quando che mi incontra che io sono in strada mi saluta che mi sorride e mi saluta con la mano destra tutta aperta che ondula come quando che salutiamo le persone lontane ma io sono vicino. E che la bimbetta, che incontro casualmente per strada quando sono in strada e lei pure, che è sempre in compagnia di un gruppo di amici, di altri bimbetti, almeno una decina di altri bimbetti, e che camminano di qua e di là per le strade del paese dove che la incontro. E camminano per le case che vanno a suonare i citofoni delle case e che c’è uno che suona e gli altri che si guardano intorno e c’è chi si lamenta che non riesce più a correre ma poi tutto ricomincia e poi tutti a correre e così la bimbetta, alle volte, mi dice arrivederci mentre corre via, con gli altri bimbetti. Che c’è sempre quello che resta indietro e dice aspettatemi. Al momento, non ho mai visto nessuno uscire di casa a vedere chi ha suonato il citofono del campanello della casa.
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