Io mi credo che ho capito che quando che mi dicevano che io ero piccolo “stai attento che quello ti mette in tasca” oppure che a me mi dicevano “quello si mette in tasca tutti” che io non capivo mai bene quando che dicevano che uno si sarebbe messo in tasca tutti o solo qualcuno, che cioè io capivo che era un modo di dire ma perché conservarseli in tasca che io proprio non capivo. E che io credo di aver capito la settimana scorsa, mentre pioveva a dirotto, che io avevo un impermeabile, uno di quelli che quando che ti servono li apri da un sacchetto che è però l’impermeabile stesso, non è un sacchetto separato che poi non sai dove metterlo che è invece quel sacchetto la tasca stessa dello stesso impermeabile e che quel sacchetto è anche la tasca dell’impermeabile stesso, e che allora, mentre che mi metto l’impermeabile io mi sono capito perché. Ho capito e mi sono capito. Che poi, quando ha smesso di piovere e che l’impermeabile non ti serve più, che tu lo togli da te stesso e lo pieghi o semplicemente lo infili che lo metti nella tasca della sua stessa tasca. Metti l’impermeabile nella sua stessa tasca, come si fa con i calzini che i calzini diventano la tasca dell’altro calzino e così tu vedi un calzino ma ce ne sono due, di calzini. La tasca dell’impermeabile che diventa anche un borsino dove che ora c’è il tuo impermeabile. Che tu vedi un borsino ma è anche un impermeabile. L’impermeabile te lo sei messo in tasca. Però non lo so se ho capito veramente quella cosa di mettersi in tasca le persone.
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