Che cos’è la fantasia? Quali le eventuali differenze con l’immaginazione e la creatività?
Così, a naso, penso che l'immaginazione
sia un sogno con un grado di consapevolezza. Voglio dire il sogno
è germinazione spontanea e non guidata, che s'approfitta del
basso regime del motore razionale, così lasciando che il
sensoriale sopito scompagini gli archivi mnemonici e inventi storie
plausibili o meno. E noi l’accusiamo e basta, tant’è
che può trasformarsi in incubo.
L’immaginazione è una dinamica simile, ma col motore
razionale a regime normale o addirittura truccato (per chi usa
allucinogeni), e in quanto tale adombra un elemento progettuale ed
evolutivo, laddove nel sogno regna l’incongruo. In ogni caso la
cifra dell’immaginazione credo sia il movimento e la proiezione.
La fantasia credo abbia a
che fare con la pertinenza e l’escavazione, la folgorazione
alogica più che il progetto, la ricerca a tentoni di una
potenzialità e di una differenza dal predefinito, ha più
a che fare con l’arte statica (o stitica) che con
l’estatica, con diversi gradi di sfumature. Voglio dire che un
quadro tout court è nel recinto del fantastico ed
un’installazione dell’immaginazione, ma se quel quadro
è di Francis Bacon o di un futurista lo si può
considerare nel recinto di quest’ultima. Potremmo per
semplificare assimilare la fantasia all’estetica 2D e
l’immaginazione a quella 3D, ma non sono compartimenti
così definiti, c’è sempre rischio di tracimazione.
Per trasporre sullo scultoreo mi figuro la fantasia come un
bassorilievo e l’immaginazione come un altorilievo, però
magari il primo è più definito.
O nell’arte digitale l’immaginazione la proiezione su
più livelli per rendere l’idea del rilievo e la fantasia
lo spaccare il pixel e farne frattali.
La creatività a
mio avviso non è un processo bensì un’attitudine
umana che impiega, oltre che il raziocinio, la fantasia e
l’immaginazione per trovare per lo più soluzioni a
problemi reali o fittizi.
chi è Gero Mannella?