CARLO SPERDUTI

Che cos’è la fantasia? Quali le eventuali differenze con l’immaginazione e la creatività?

Quando si tratta di definizioni, io che non so darne neanche di cose o concetti generalmente ritenuti ovvi, vado a leggere sul dizionario. C’è da dire che i dizionari, spesso, non vanno d’accordo tra loro, ma un confronto puntuale tra varie – molte – definizioni non è lo scopo di questa cosa che sto scrivendo. Diciamo pure che io, in mancanza di definizione mie, mi fido di quelle o mi accontento di quelle del dizionario che ho ora qui con me, un voluminoso Treccani del 2005 con la copertina rossa e la custodia rigida bianca – tutto bianco, lo si vede dall’esterno, quando non lo si sfodera – che si chiama Moby Dick. Ve lo presento. Piacere. 

Moby Dick mi dice che (riporto solo la prima definizione di ogni termine):

       1.  La fantasia è la facoltà della mente umana di creare e crearsi immagini, di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no alla realtà.

        2. L’immaginazione è la capacità di formare, elaborare, sviluppare il contenuto di un’esperienza sensoriale senza seguire regole o legami logici; può dare luogo a un’attività sognante, o essere il presupposto dell’invenzione artistica.

         3. La creatività è la virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia.

 
Ora, messe così una dietro l’altra, potrei farmi un’idea (e fingere che le definizioni di fantasia e creatività non mi sembrino più o meno la stessa cosa), ma se un altro dizionario mi dicesse che è la fantasia a essere la capacità di creare con l’intelletto, la creatività la capacità di sviluppare un’esperienza sensoriale senza seguire regole o legami logici, l’immaginazione la facoltà della mente umana di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no alla realtà; se un altro dizionario che non sia Moby Dick mi dicesse questo, ecco, io potrei allo stesso modo esserne convinto, benché il caratterino di Moby Dick mi consigli di dar ragione a quel che dice Moby Dick. Se un terzo dizionario combinasse in maniera differente le tre definizioni, ecco che pure mi verrebbe il dubbio che, tutto sommato, a ben vedere, anche lui non ha tutti i torti.

Insomma, quando si tratta di definizioni, io che non so darne neanche di cose o concetti generalmente ritenuti ovvi, pure affidandomi al dizionario rimango sempre col dubbio, e per quanto io ne possa combinare di tutti i colori, non combino mai nulla di definitivo. E per questo mi sento fortunato, e tratto Moby Dick col rispetto dovuto a chi, almeno, ci prova.



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Questo testo è redatto dall'autore esclusivamente per il Festival Fantasiologico 2017

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